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Utopie

L’utopia che Ugo La Pietra presenta ora al nostro sguardo, si snoda lungo un percorso che va dagli anni ’60 al 2015 e comprende temi come Nodi urbani, Autoarchiterapia, Strutturazioni tissurali, Interno / Esterno, Neoeclettismo, Verde urbano. Al di là della potenza eversiva dei disegni e dei progetti presenti in questa raccolta, risulta evidente come il nostro “operatore estetico”, come ama definirsi, ha agito negli anni contraddicendo le norme vigenti, gli apparati burocratico istituzionali, le gallerie e mostre d’arte istituzionalizzate anch’esse alla logica del profitto, creando un mondo parallelo di proposte, di incitamenti e provocazioni. La moltitudine, di progetti, oggetti, proposte, suoni, immagini, testi prodotti, ne siamo certi, rimarranno tra le più alte testimonianze di una stagione mai finita e “radicale”, con cui ancora negli anni futuri bisognerà fare i conti. Un lascito in divenire di un autore, capace di riempire, come in una biblioteca borgesiana (è avvenuto di recente per la sua personale alla Triennale di Milano), infiniti cassetti tematici, nella logica della randomicità, ossia dell’azzardo, unica vera arma che possiede l’arte in grado di cambiare il mondo (Marcello Sèstito).

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Prodotto ID: 1899
ISBN: 978-88-99855-48-2
Anno: 2020
Dimensioni: 15x21
Pagine: 96
Categoria:

Ugo La Pietra, nato a Bussi sul Tirino (Pescara) nel 1938, originario di Arpino (Frosinone), vive e lavora a Milano, dove nel 1964 si laurea in Architettura al Politecnico.

Architetto di formazione, artista, editor, docente, dal 1960 si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti (dalla Pittura segnica all’arte concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista) e utilizzato molteplici medium, conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema “disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design – e in importanti tematiche sociologiche come “La casa telematica” (MoMA di New York, 1972 – Fiera di Milano, 1983), “Rapporto tra Spazio reale e Spazio virtuale” (Triennale di Milano 1979, 1992), “La casa neoeclettica” (Abitare il Tempo, 1990), “Cultura Balneare” (Centro Culturale Cattolica, 1985/95). Ha comunicato il suo lavoro attraverso molte mostre in Italia e all’estero, e ha curato diverse esposizioni alla Triennale di Milano, Biennale di Venezia, Museo d’Arte Contemporanea di Lione, Museo FRAC di Orléans, Museo delle Ceramiche di Faenza, Fondazione Ragghianti di Lucca. Da sempre sostiene in modo critico con opere e oggetti, con l’attività teorica, didattica ed editoriale la componente umanistica, significante e territoriale dell’arte e del progetto.

www.ugolapietra.com